Il modello Strategico Integrato nasce dal Mental Institute Researche (MRI) e utilizza contributi di diversi approcci, tra cui l’approccio narrativo, l’approccio costruttivista, l’approccio cognitivo comportamentale e quello sistemico relazionale, ideati dal gruppo di ricercatori di Palo Alto Watzlawick, Weakland, Fisch e sviluppato con i contributi tecnici di Milton Erikson.
In una prospettiva evolutiva, il modello intende promuovere la crescita e lo sviluppo della persona.
La scelta tra i tanti modelli presenti nel panorama psicoterapeutico è stata dettata dalla flessibilità di questo approccio, che permette al terapeuta di utilizzare la strategia più consona e mirata al tipo di paziente preso in cura, partendo dalle strategie utilizzate dallo stesso per tentare di risolvere il problema.
L’approccio Strategico Integrato è infatti sostanzialmente pratico, perché consente, in tempi brevi, di risolvere le problematiche presentate, con un’immediata percezione per il paziente del cambiamento, che consegue risultati concreti.
Come sosteneva P. Watzlawich “L’illusione più pericolosa è che esista soltanto un’unica realtà” .
Esistono varie realtà e non una realtà unica e veritiera, poiché ogni persona ne costruisce una con le sue rappresentazioni, il suo processo evolutivo e con le sue esperienze di vita. Ma se questa realtà rappresentata non permette un buon adattamento e crea disagio alla persona, l’obiettivo è un processo di ricostruzione.
La praticità, la flessibilità e la concretezza di questo approccio porta a vivere un’esperienza “altra” rispetto all’impossibilità di vedere “altro” in un momento storico della vita.